DON FABIO AI PARROCCHIANI

DON FABIO AI PARROCCHIANI

In questi momenti di isolamento forzato, per il bene di tutti, sfruttiamo la tecnologia per tenerci in contatto

Carissimi tutti

mi rendo presente attraverso queste poche righe perché nel silenzio possa giungervi una parola di consolazione e di speranza. Restando prigioniero in canonica, come tanti di voi in casa, essendo single per scelta, sento ancora di più la mancanza di ciascuno di voi, soprattutto dei ragazzi e dei giovani e dei miei cari ammalati. Ammalati lo siamo un po’ tutti quando non siamo capaci di vivere la fraternità e la cordialità, il confronto e la vera condivisione. Oggi scopriamo quanto l’altro ci manchi, ogni altro, anche quello meno simpatico. Riscopriamo la bellezza del nostro essere relazione, perché oggi ci mancano le relazioni.

Riscopriamo la nostra spiritualità, perche ciascuno è relazione e non solo con l’altro, ma soprattutto con il Padre attraverso la persona di Gesù, nostro Salvatore.

Personalmente posso dirvi di aver riscoperto la bellezza del Rosario e la Liturgia delle ore, la lettura della Parola e la Via Crucis… pregare con calma, con il cuore, con tutta la persona… non ci sono distrazioni o fretta, ma soltanto il presentare al Signore i vostri volti, le vostre vite, le vostre preoccupazioni e paure…

Non sono un sacerdote mediatico… ma di una cosa sono capace a modo mio… di portarvi nel cuore tutti! Nessuno di voi si senta dimenticato… il vostro don veglia su di voi, vi benedice e prega per voi!

Ci invitiamo l’un l’altro ad avere un pensiero fisso per chi è in ospedale, in casa di riposo e siamo grati e riconoscenti verso tutti coloro che in modo diverso vivono un servizio instancabile, smisurato e generoso verso i più deboli e fragili.

N.B. E voi bambini, ragazzi e giovani fate i bravi a casa e sostenete i vostri genitori e i vostri nonni…

A presto

Vs don Fabio