SOLENNITÀ DI PENTECOSTE

15 Mag

SOLENNITÀ DI PENTECOSTE

Colore liturgico BIANCO (anno C)

 “IL SOFFIO DELLO SPIRITO …”

 CANTO DEL VANGELO

Alleluia, alleluia.
Vieni, Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.

Alleluia.

 VANGELO (Gv 14,15-16.23-26)
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Parola del Signore
Lode a te o Cristo

COMMENTO di don Roberto Seregni

Però, sono già passati cinquanta giorni! Ripenso alle molte persone incontrate, alle gioie e alle fatiche che molti amici hanno condiviso con me, alle scelte importanti che qualcuno sta intraprendendo.
Spero che per tutti questi cinquanta giorni siano stati per davvero occasione di incontro con il Risorto.
La Pentecoste che oggi celebriamo non è un invenzione di Gesù o dei primi cristiani. Essa è un’antica festa ebraica nella quale si fa memoria del giorno in cui il popolo d’Israele ricevette la legge di Dio al monte Sinai, che secondo i calcoli interni alla Bibbia avvenne cinquanta giorni dopo la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto. E noi, cinquanta giorni dopo la Resurrezione di Gesù, celebriamo il dono definitivo della legge di Dio: lo Spirito Santo.
Solitamente, quando si parla dello Spirito Santo, ci sono idee un po’ confuse… Allora vorrei subito chiarire che lo Spirito Santo non è una cosa, ma una persona, una presenza. Immagino che molti di voi stiano andando a cercare nella memoria qualche ricordo del catechismo della Cresima, per scovare qualche informazione in più su questo illustre sconosciuto che è lo Spirito Santo. Se avete in mente qualche bella definizione tenetevela stretta, ma lo Spirito ci tiene ad essere riconosciuto per quello che fa e che opera, più che per quello che si dice di Lui.
Se una Parola della Scrittura, un brano della liturgia, una parola di una meditazione ti hanno colpito il cuore, non avere dubbi: è opera dello Spirito Santo.
Se un incontro inaspettato con una persona cara risolleva una settimana veramente grigia, non avere dubbi: lì c’è il Suo tocco.
Se dopo un periodo di letargo spirituale senti il desiderio di metterti davanti a Dio e ricevere il suo perdono, non stai impazzendo, tranquillo: è l’azione dello Spirito.
Se trovi dentro di te un coraggio mai sperimentato prima nel prendere una decisione importante, nel mettere ordine in una relazione che ti fa star male, nell’aprirti di cuore ad un perdono inaspettato, non avere dubbi: è lo Spirito che lavora il tuo cuore.
Ecco cosa fa lo Spirito Santo: è il lubrificante della fede nella vita!

In modo discreto ma efficace interviene sugli ingranaggi vecchi, arrugginiti e ammuffiti e le ridona senso e gioia di viverla.
Lo Spirito Santo ci libera da quelle incrostazioni che rendono la vita chiusa, bloccata, senza speranza.
Coraggio, cari amici! Viviamo secondo lo Spirito di Dio che ci è stato donato.
Sperimentiamo la verità della Risurrezione nel nostro quotidiano.