V DOMENICA DI PASQUA
colore liturgico BIANCO (anno C)
“COME …”
CANTO DEL VANGELO (Gv 13,34)
Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.
VANGELO (Gv 13,31-35)
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
Parola del Signore
Lode a te o Cristo
COMMENTO di don R. Seregni
Di casa in casa, mentre giro per le benedizioni di Pasqua, mi accompagnano le parole del Maestro che oggi la liturgia ci regala. Giovanni ci riporta alla notte dell’ultima cena, allo strappo tra Gesù e Giuda, all’annuncio della gloria del Figlio che non ha nulla a che vedere con le piccole glorie di cui noi – spesso – siamo alla ricerca. Il quarto evangelista ci porta ad ascoltare nuovamente l’annuncio del comandamento nuovo di Gesù.
“Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri”. Ci penso e ci ripenso mentre incrocio i volti sorridenti o affaticati delle famiglie della mia comunità. Raccolgo storie faticose, gioie che riempiono la vita, quotidianità vissuta con dedizione e passione. Consegno tutto alla Sua mano. E intanto continua a ronzarmi per la testa quel “come” detto dal Rabbì di Nazareth.
è un “come” che ci proibisce di accontentarci e giustificarci. Se voglio amare per davvero, se voglio riempire il mio cuore di passione, è a quell’amore che devo guardare. Niente di meno.
Sto tentando di amare così? Come Gesù?
Sto tentando di amare nella verità, senza piccolezze e menzogne, senza calcoli e previsioni di ritorni, senza aspettarmi nulla? Sto tentando di amare con tutta l’intelligenza e la passione del cuore?
Questo “come” ci dice che Gesù non solo è il modello dell’amore, il capolavoro a cui dobbiamo tendere, ma ne è la fonte!
Amo se mi sono sentito investito dal Suo amore che mi cambia la vita.
Mi dono se percepisco la Sua passione infinita per me.
Condivido se in Lui mi ritrovo fratello.
Perdono perché il suo amore mi rialza sempre dalle mie fatiche.
Quanto ci fa bene sapere che l’amore cristiano non parte da uno sforzo titanico, ma dallo stupore di un Amore eccedente da cui mi trovo investito. La vita cristiana è l’esperienza di questo anticipo gratuito e sorprendente dell’amore, che devo condividere perché l’ho ricevuto come un dono e non posso tenerlo per me.
Da questo amore, dice Gesù, tutti capiranno che siamo Suoi discepoli. Non ci sono altre vie.
Da un amore che lascia intravedere Lui, tutti sapranno che siamo discepoli del Risorto.
Forse ci stiamo preoccupando di troppe cose, consumiamo energie per conservare poteri e presenze che hanno davvero poco di evangelico. Ci alleniamo in tecniche politiche e strategie di convinzioni. Ci arrocchiamo in bastioni ben protetti per difenderci, spiegare e dimostrare.
Ma del comandamento nuovo di Gesù che ne facciamo? Nelle nostre efficientissime comunità, nelle nostre riunioni (troppe…) e programmazioni, nelle scelte importanti, qual è la temperatura dell’ amore fraterno?