Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL LIBRO ESPLOSIVO”

18 Nov

Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL LIBRO ESPLOSIVO”

L’argomento di oggi

IL LIBRO ESPLOSIVO

Il bene di un libro sia nell’essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.

Umberto Eco

La riflessione di oggi

Quello che avete tra le mani è un libro. Se siete arrivati a questa pagina, è segno che l’avete letto. Sicuramente siete consapevoli che i tratti alfabetici che compongono le parole in realtà rimandano a cose, a esperienze, a idee, soprattutto perché gli scrittori che qui vengono citati sono spesso grandi osservatori della realtà e dei suoi segreti. Se vi avessero, ad esempio, regalato un libro in ungherese, lingua ardua che pochissimi dei miei lettori forse conoscono, quel testo sarebbe solo l’arredo di uno scaffale, ma non avrebbe prodotto nulla nella vostra mente e nell’anima. Sono considerazioni ovvie, queste, però mi permettono di toccare un tema altrettanto ovvio ma necessario, quello della lettura.

Ho ricalcato finora la mia riflessione sulla citazione che ho sopra proposto. È di un autore che considero da anni amico, i cui saggi molto suggestivi leggevamo in tanti, ma tutti appartenenti a un livello un po’ alto di studi, finché nel 1980 questo professore scrisse un romanzo che lo fece diventare popolarissimo e noto a tutti, in Italia e all’estero. Si tratta del libro Il nome della rosa, un thriller «gotico» che aveva al centro proprio una biblioteca. Ecco, allora, l’appello che raccogliamo: i libri sono fatti per essere letti ed è così che vivono e parlano. Certo, come accade nel romanzo, possono anche far morire, ma questo conferma la loro forza e grandezza. Ed è per questo che il libro può talora essere un oggetto esplosivo da maneggiare con cautela. Ma è un rischio che è necessario correre…

(Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori)