Dieci minuti con se stessi – argomento: “SCHIAVI O ROBOT?”

29 Lug

Dieci minuti con se stessi – argomento: “SCHIAVI O ROBOT?”

L’argomento di oggi

SCHIAVI O ROBOT?

Il pericolo del passato era che gli uomini fossero schiavi. Il pericolo del futuro è che diventino robot.

Erich Fromm

La riflessione di oggi

Devo riconoscere che non è male questa osservazione del filosofo e psicoanalista tedesco Erich Fromm (1900-1980), acclamato per certi suoi scritti suggestivi, anche se non sempre profondi (soprattutto L’arte di amare oppure Avere o essere?). In realtà potremmo dire che in entrambi i casi – schiavi o robot – si tratta di servitù. Quando si è schiavi, si è consapevoli dell’oppressione. Certo, ci si può adattare o rassegnare, come è avvenuto nelle passate dittature, ma basta un fremito, uno stimolo, un movimento, una voce per farti alzare la testa e sognare la libertà. La storia, infatti, conferma che non esistono dittature definitive: in agguato c’è sempre lo scossone e allora non servono più apparati repressivi, non tengono più le armate, non conviene più la propaganda.

Ben più grave è la situazione del robot che è l’immagine dell’uomo contemporaneo, convinto di essere libero e invece sottilmente schiavizzato dalla pubblicità, dalla comunicazione, dai modelli di comportamento. Basta vedere i branchi di giovani che si muovono come automi: dicono le stesse parolacce, eccedono nella stessa maniera, si vestono con un identico abbigliamento senza temere il ridicolo (scarpe e capi firmati, pantaloni che sembrano contenere ancora il pannolino dell’infanzia o il pannolone di una precoce vecchiaia, tanto sono abbassati … ). Ma anche noi adulti o anziani non scherziamo ripetendo le solite tiritere e tenendo d’occhio mode e modi comandati di vivere. Per questo è ben più difficile essere liberi interiormente oggi di quanto lo si fosse in altre epoche di servitù politica.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori