Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori
Dieci minuti con se stessi – argomento: “SOLI O ISOLATI”
SOLI O ISOLATI
Vivo in quella solitudine che è penosa in gioventù, ma deliziosa negli anni della maturità.
Albert Einstein
Ecco, allora, i due volti della solitudine: pace e tormento, serenità e gelo, dieta dell’anima ma anche «campo da gioco di Satana», come scriveva il romanziere Vladimir Nabokov. Già l’antico Seneca riconosceva che «la solitudine è per lo spirito quello che è il cibo per il corpo»; eppure non aveva neppure torto Victor Hugo quando affermava che «la solitudine crea persone d’ingegno o idioti o disperati». Dobbiamo, perciò, riuscire a distillare il bene che fluisce dall’essere soli: riflessione, pacatezza, quiete, contemplazione. Ma dobbiamo anche vaccinarci contro l’isolamento che rinchiude in noi stessi, in un buio interiore desolato. La società in cui viviamo, da un lato, è massa amorfa e fusa insieme; d’altro lato, è una folla di solitudini amare. La vera pace è in un equilibrio delicato tra comunione e identità.