Dieci minuti con se stessi – argomento: “LADRI”

20 Feb

Dieci minuti con se stessi – argomento: “LADRI”

L’argomento di oggi

LADRI

I ladri dei beni privati conducono la vita in carcere e in catene; i ladri dei beni pubblici nell’oro e nella porpora.

Catone

La riflessione di oggi

«A rubar poco si va in galera, a rubar tanto si fa carriera»: così recitava un vecchio proverbio. Ma il concetto era ancor più antico e segnala una costante della società di tutti i tempi e di tutte le nazioni. Infatti, la frase che sopra ho tradotto dal latino è messa in bocca a Catone, un personaggio emblematico del rigore romano che si era opposto alla corruzione politica, meritandosi il titolo non solo ufficiale (era una carica dello Stato) ma anche ideale di Censore. L’aveva seguito, secoli dopo, un’altra figura alta dell’etica romana, Seneca, quando ammoniva che «i delitti piccoli sono puniti, quelli grandi portati in trionfo».

Lasciamo da parte una certa demagogia che può sempre celarsi in considerazioni di questo genere, anche perché non di rado ai nostri giorni sono gli stessi delitti minori e comuni a schivare le porte del carcere. Si deve, però, riconoscere che l’impunità di molti potenti, protetti da abili collegi di difesa, da cavilli, da prescrizioni, da lungaggini procedurali, crea una radicale sfiducia nella giustizia da parte della gente comune. L’esito di questa deriva è in un atteggiamento diffuso di amoralità, di furbizia, di scarso rispetto per i beni pubblici, di disprezzo per le regole, di perdita del senso dello Stato. La convinzione che la giustizia sia come una ragnatela che acchiappa solo i moscerini ma è lacerata dai calabroni genera in molti il desiderio di prepotenza e di prevaricazione, creando così un’atmosfera di indifferenza morale e di egoismo personale che tutti respiriamo.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori