Dieci minuti con se stessi – argomento: “GLI STUPEFACENTI”

22 Mag

Dieci minuti con se stessi – argomento: “GLI STUPEFACENTI”

L’argomento di oggi

GLI STUPEFACENTI

La morfina … , questo rozzo sostituto chimico dello stoicismo antico, della rassegnazione cristiana.

Giuseppe Tomasi di Lampedusa

La riflessione di oggi

Non c’è giorno che il tema della droga non s’affacci sulle pagine dei giornali; non c’è famiglia che non viva con ansia il sabato notte con un figlio in discoteca o altrove, forse con in bocca uno spinello; non c’è analisi sociologica che non registri il diffondersi drammatico della cocaina, divenuta quasi il ben misero status symbol di una società vana e vacua. Sarà un po’ sbrigativa e forse anche un po’ irriverente, ma la frase che ho ripescato da quel famoso romanzo che è Il gattopardo di Tomasi di Lampedusa (1958) merita qualche considerazione.

Le asperità sulla strada della vita si sono sempre presentate nella storia dell’umanità. Ma in passato la persona aveva dentro di sé, proprio per l’educazione civile e religiosa ricevuta, una sorta di attrezzatura che la invitava a procedere con fermezza e coraggio, nonostante il rischio. Certo, anche allora c’erano gli sconfitti e i rinunciatari, ma avevano ragioni diverse da accampare rispetto a oggi. Adesso, infatti, al primo ostacolo si è subito pronti a tornare indietro oppure ad accasciarsi a terra. Il drogato che vediamo seduto ai bordi del flusso della vita è proprio l’emblema di molti che non hanno in sé nessuna carica – ma sì, anche di «stoicismo» o di «rassegnazione» – per reagire e affrontare prove, difficoltà, inciampi che si frappongono nell’esistenza, della quale sono il sale e spesso la sostanza. Dobbiamo, allora, ritrovare l’educazione a una virtù cardinale che ha un nome preciso, fortezza, e che è tenacia e carica interiore.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori