Dieci minuti con se stessi – argomento: “UN PICCOLO VERSO”

07 Giu

Dieci minuti con se stessi – argomento: “UN PICCOLO VERSO”

L’argomento di oggi

UN PICCOLO VERSO

Dammi un piccolo verso al giorno, mio Dio, e se non potrò più scriverlo perché non ci sarà più carta e mancherà la luce, allora, lo dirò piano, alla sera, al tuo gran cielo. Ma dammi un piccolo verso di tanto in tanto.

Etty Hillesum

La riflessione di oggi

È una figura femminile che ha suscitato in questi ultimi anni un grande fascino: Etty Hillesum, ebrea olandese assassinata dai nazisti ad Auschwitz, il 30 novembre 1943, a soli 29 anni. Dal suo Diario 1941-1943 abbiamo estratto una breve nota che esalta la misteriosa capacità della creatura umana di cantare anche nel giorno più oscuro e infelice (anzi, «i canti più belli sono i più disperati» osava dire il poeta francese Alfred de Musset). Certe volte mi pento di essere troppo duro dentro di me nel giudicare i molti che mi inviano le loro poesie, normalmente modeste o brutte, convinti come sono che scrivere poesie sia la cosa più facile e «spontanea».

Dovrei, infatti, ricordare che quel «piccolo verso» è forse il desiderio di dire la propria vita, di segnalare il dolore, di festeggiare l’amore non più in isolamento e solitudine, è l’aspirazione a rompere la prigione dell’io e della quotidianità per comunicare agli altri la propria anima. In questa luce – naturalmente a livello ben più alto e tragico – Etty ci ricorda che è necessario tenere dentro di sé sempre la fiammella della poesia, la scintilla della fiducia, il germe della speranza, anche quando si è immersi in un’esistenza grigia, in un lavoro non amato, in difficoltà economiche, in problemi familiari. Il «piccolo verso» è la capacità di essere veramente persone che non vivono di solo pane ma anche di parole tenere, di affetti, di bellezza, di spiritualità.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori