Dieci minuti con se stessi – argomento: “AMORE E SACRIFICIO”
AMORE E SACRIFICIO
Il segno che non si ama più lo si ha quando i sacrifici cominciano a costare; il segno che si ama poco lo si ha quando ci si accorge di farne.
Duca di Lévis
La riflessione di oggi
Ci sono alcuni segni inequivocabili per verificare l’autenticità di un amore o di un’amicizia. Uno di questi lo indica il duca di Lévis, autore moralista francese, tra Settecento e Ottocento, nella sua raccolta di Massime, precetti e riflessioni a cui abbiamo già attinto. Certo, ci sono anche altre avvisaglie: ad esempio, uno scrittore affermava che quando due innamorati cominciano a spiegarsi e a giustificarsi è segno che stanno lasciandosi. Ma è indubbio che è l’egoismo, quando ritorna ad affiorare in modo prepotente, l’indizio che l’amore sta regredendo. Se senti il peso di quel che fai per l’altro, se inizi a calcolare quanto dai e quanto ricevi, se ti accorgi di essere in credito di bene nei confronti dell’altra persona, allora si ha il segno netto che è cominciato il declino dell’amore.
Una madre o un padre, se sono veramente tali, non avvertono la fatica di un lavoro stressante, di veglie e di sacrifici vari quando li compiono per il loro figlio. La caratteristica fondamentale dell’amore è la gratuità, non si ammette l’interesse o il calcolo; non si attende ricompensa e neppure gratitudine, perché per la persona amata tu vuoi solo il suo bene e la sua felicità. La società contemporanea, che è decisamente più egoista, ci ha disabituati al dono del tutto gratuito, al dare senza richiedere in cambio, al sacrificio di sé per amore. È per questo che non conosce la verità di quella frase di Gesù, riferita da Paolo: «C’è più gioia nel dare che nel ricevere» (Atti 20,35).
Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori