Dieci minuti con se stessi – argomento: “PERCHE’ ASPETTARE?”

28 Ago

Dieci minuti con se stessi – argomento: “PERCHE’ ASPETTARE?”

L’argomento del giorno

PERCHE’ ASPETTARE?

Se riconosci che qualcosa è ingiusto, cerca di impegnarti subito a porre fine all’ingiustizia: perché mai aspettare l’anno prossimo?

Mencio

La riflessione di oggi

Meng-tzu, ossia il Maestro Meng, era il suo nome originario, trasformato nell’italiano Mencio: è stato uno dei pensatori cinesi di matrice confuciana tra i più celebrati, autore di un’opera che porta il suo nome e che è entrata nei Ssu-shu, cioè «i quattro libri» fondamentali del confucianesimo. Vissuto nel IV-III secolo a.C., Mencio ci offre ora una semplice lezione di etica e di vita che potremmo accogliere senza esitazione anche noi: la prontezza nel rendere giustizia. Vorrei mettere l’accento proprio sull’aspetto della decisione subitanea e non dilazionata. Ho anch’io la consapevolezza che è per tutti forte la tentazione di rimandare, con la sottile speranza che le tensioni si stemperino, che le difficoltà si dissolvano, che le ingiustizie si appianino.

Qualche volta questo può accadere, ma normalmente i problemi si aggravano, le situazioni si incancreniscono, i grovigli si infittiscono. La lentezza nelle decisioni deve valere solo per lasciare spazio alla riflessione e per evitare il colpo di testa o l’irruenza dell’istinto. Dopo questa sosta di maturazione, se necessaria, non bisogna trascinare per le lunghe i propri doveri, sperando di alzarsi un mattino trovandoli già compiuti. C’è un bel monito nel libro biblico dei Proverbi: «Non dire al tuo prossimo: Va’, ripassa, te lo farò domani!, se tu hai ciò che ti chiede» (3,28). Far sospirare l’altro che anela a un aiuto possibile è solo segno di orgoglio, di vanagloria e cattiveria. La prontezza è nobiltà d’animo, generosità e serietà.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori