Dieci minuti con se stessi – argomento: “L’INDIFFERENZA”

29 Gen

Dieci minuti con se stessi – argomento: “L’INDIFFERENZA”

L’argomento di oggi

L’INDIFFERENZA

Il peggior peccato verso i nostri simili non è odiarli, ma essere indifferenti.

George Bernard Show

La riflessione di oggi

In capo a un articolo dedicato all’handicap e alla sua presenza nella cultura contemporanea, come spina nel fianco della nostra quiete fatta di immagini pubblicitarie perfette, ho trovato tempo fa questa citazione dello scrittore irlandese George Bernard Shaw (1856-1950). Il pensiero è semplice, fin lapidario e un po’ paradossale. Certo, anche l’odio è un peccato grave, ma forse ha ragione questo autore spesso ironico nel ritenere ancor più inquietante e malvagia l’indifferenza. Eppure è proprio questo lo stile di vita e di comportamento a cui ci stiamo assuefacendo. Sappiamo certamente di più sulla miseria del mondo, abbiamo più occasioni di confrontarci con gli altri, diversi da noi, ma il risultato non è quello né della premura né del rigetto, bensì quello dell’insensibilità.

Si è sempre più distaccati, impassibili, apatici di fronte al mondo che bussa alle porte della nostra casa ben protetta e isolata. Un sostantivo un po’ volgare ma comune definisce in modo netto questo atteggiamento: il «menefreghismo» è il vessillo del nostro tempo, purtroppo a partire dai giovani, che pure dovrebbero essere i più frementi e fervidi. Un altro grande scrittore, il russo Cechov, non esitava a dire in un suo racconto (Una storia noiosa) che «l’indifferenza è la paralisi dell’anima, è una morte prematura». È, allora, necessaria una sorta di elettrochoc della coscienza, che dobbiamo più spesso scuotere e interpellare, svegliandola da un letargo fatto di noncuranza e grigiore, così che risuoni ancora in noi l’imperativo morale dell’amore e dell’umanità.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori