Dieci minuti co se stessi – argomento: “UN MICROCOSMO”

15 Apr

Dieci minuti co se stessi – argomento: “UN MICROCOSMO”

L’argomento di oggi

UN MICROCOSMO

L’uomo che vive a contatto con la macchina e rischio di diventare un prolungamento di essa è portato a proporsi, sia pure inconsciamente, il tema della propria condizione e dignità che non è solo un fatto economico. Nella routine della fabbrica, dove l’uomo è ridotto a puro produttore di beni materiali, scatta forte l’interrogativo intorno all’esistenza dell’uomo e al senso dell’esistenza.

Mario Pomilio

La riflessione di oggi

Così dichiarava nel 1975, subito dopo la pubblicazione del suo mirabile romanzo Il quinto evangelio, in un’intervista lo scrittore Mario Pomilio, che ho avuto la fortuna di conoscere e avere amico. La sua è una riflessione che dà speranza. Infatti quell’uomo, che sempre più è ridotto a macchina o a pedina nello scacchiere della società o a mero destinatario di messaggi pubblicitari, alla fine ha sempre un sussulto di umanità. È la celebre battuta del filosofo Pascal: «L’uomo supera infinitamente l’uomo». Abbiamo un bel dire che egli può essere plagiato, declassato a consumatore, imbottito di luoghi comuni, avviato nel branco; egli conserva sempre in sé una stimmata del divino.

È quell’«immagine di Dio» di cui parla la Genesi (1,27) che lo porta ad amare senza calcolo, a donarsi per un ideale, a interrogarsi sul senso della vita, a penetrare il grembo oscuro del male, a sentire il rimorso e il fremito del bene. È su questa base costante che ha un senso sperare nel futuro dell’umanità e impegnarsi per essa. È in questa linea che devono collocarsi le religioni per far balenare alla creatura umana la possibilità di una trascendenza, la fiducia in un oltre, la capacità di credere e amare. L’uomo non è una mera macchina biologica, è un mikròs kósmos, un «piccolo mondo», come diceva uno dei Sette Sapienti, Democrito di Abdera (V-IV sec a.C).

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori