Dieci minuti con se stessi – argomento: “UN LADRO IN CASA”

01 Mag

Dieci minuti con se stessi – argomento: “UN LADRO IN CASA”

L’argomento di oggi

UN LADRO IN CASA

È entrato un ladro. Era giorno. Ha forzato una finestra dopo avere distorta la serratura. E poi non ha rubato niente. Neppure uno spillo. E non conforta questa notizia insolita. Ha vagato nelle stanze deserte e ha fatto scorta fraudolenta d’immagini e ha lasciato l’impronta della mano su ogni porta, è dappertutto nell’aria il suo fiato come un marchio …

Luciano Luisi

La riflessione di oggi

La scena che questi versi dipingono è stata forse vissuta da più di un lettore. A rappresentarla è un poeta, Luciano Luisi, che è stato anche una figura di rilievo nella televisione del passato quando essa non temeva di interessarsi seriamente di cultura e di essere un vero «servizio pubblico». Ma le parole del suo sonetto, presente nel volume Nonostante (2004), vanno avanti e colgono il cuore profondo di quella violazione: «L’offesa è d’avere la nostra intimità spiata. Questo: è questo che ha rubato».

Ai nostri giorni si fanno proclami roboanti sulla tutela della privacy; eppure mai come oggi si è perso il rispetto per l’intimità e non solo perché siamo «spiati» in mille forme sofisticate e inattingibili ma soprattutto perché si è dimenticato il pudore, nel senso alto del termine. Basti solo seguire i vari programmi televisivi che recano il nome emblematico di reality show: non esiste nessun rispetto di sé, si vomitano le realtà più intime e sconcertanti senza rossore, imbarazzo e confusione. È, questa, una vera auto-depredazione, ben più grave di quella del ladro occulto. Con l’Amleto di Shakespeare ci domandiamo: «O vergogna, dov’è il tuo rossore?», È necessario ritrovare questa qualità dell’uomo autentico: vergognarsi e custodire la propria intimità, i segreti interiori, la dignità e la delicatezza dei sentimenti.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori