Dieci minuti con se stessi – argomento: “GLI ANIMALI PREGANO?”

19 Ott

Dieci minuti con se stessi – argomento: “GLI ANIMALI PREGANO?”

L’argomento di oggi

GLI ANIMALI PREGANO?

Credo che l’orante sia un’espressione universale dell’umano. Forse non solo un’espressione umana, se è vero, come diceva Tertulliano, che anche gli animali pregano. Mi piace pensare che lo facciano anche loro, che lo facciano perfino le piante, che tutto quanto vive e muore sotto il cielo possieda la capacità di pregare.

Roberto Carifi

La riflessione di oggi

L’ultima riga del Salterio ha un’espressione ebraica che potrebbe essere tradotta anche così: «Tutto ciò che respira dia lode al Signore». Certo, il primato dell’uomo è indiscutibile in questa e in altre frasi bibliche: tuttavia, come accade nel Salmo 148, ove sono convocate 22 creature a cantare l’alleluia (tante quante sono le lettere dell’alfabeto ebraico), l’uomo è quasi il sacerdote di una liturgia che è cosmica. Ho ritrovato in modo originale questa idea in un bellissimo e intenso dialogo tra uno dei nostri migliori poeti, il pistoiese Roberto Carifi, e un giornalista, Giovanni Ruggeri (La rosa senza perché, 2004).

Carifi prende spunto da una suggestione di uno dei primi scrittori cristiani, l’avvocato africano Tertulliano (160-220 ca), che vedeva nello sguardo rapito degli animali in certi momenti della loro esistenza una sorta di riconoscimento orante nei confronti del loro Creatore. Se è vero, come scriveva il filosofo danese ottocentesco Søren Kierkegaard, che pregare è il respiro dell’anima, possiamo dire che a loro modo col loro respiro anche gli animali – che per la Bibbia ricevono uno spirito di vita da Dio – elevano una lode a Dio. È bello sentire attorno a noi questa tensione delle creature verso il Creatore. A essa l’uomo è invitato a non far mancare il suo anelito cosciente che guida verso Dio il respiro di ogni essere vivente.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori