Dieci minuti con se stessi – argomento: “LE STATUETTE DI CERA”

10 Nov

Dieci minuti con se stessi – argomento: “LE STATUETTE DI CERA”

L’argomento di oggi

LE STATUETTE DI CERA

Cipriano Algor entrò nella fornace e prese dagli scaffali le statuette difettose che aveva radunato lì. Le riunì alle loro sorelle ben fatte e sane: con la pioggia si trasformeranno in fango, e poi in polvere quando il sole le asciugherà. Ma questo è il destino di ognuno di noi.

José Saramago

La riflessione di oggi

È, questa, la scena amara che suggella il romanzo La caverna (Einaudi 2000) dello scrittore portoghese José Saramago, Nobel per la letteratura nel 1998. Siamo davanti a una gelida eppur veemente parabola della sua concezione della vita umana. Il protagonista prende le statuette difettose e quelle perfette elaborate con la creta e le espone alla pioggia così che si sciolgano e si dissolvano in fango e polvere. Questo sarà pure il destino di donne e uomini sani e malati, intelligenti e stupidi: «polvere tu sei e in polvere tornerai» ammoniva già la Genesi.

Abbiamo voluto evocare questo passo aspro mentre fluiscono i giorni del mese tradizionalmente dedicato alla memoria dei defunti. Tante persone concepiscono così l’approdo ultimo dell’esistenza: dissoluzione nel baratro del nulla, come dal nulla siamo venuti. Non c’è nessuna mano di Dio a plasmarci all’inizio e nessuna mano a raccoglierci alla fine. È necessario avere rispetto anche di costoro, se è vero che nella stessa Bibbia si giunge con fatica e lentezza alla rivelazione di un oltrevita. C’è la ragione che cerca di intuire ciò che sta al di là di quella soglia estrema (pensiamo a Platone e alla sua dottrina sull’immortalità dell’anima). Ma è soprattutto per il credente la parola divina ad alzare il velo e a mostrare «il sentiero della vita, la gioia piena alla presenza del Signore, la dolcezza senza fine alla sua destra» (Salmo 16,11). Sarà lui, in quel momento, ad allargare le braccia per riaccogliere la creatura che egli aveva plasmato e amato.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori