Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL VUOTO”

06 Dic

Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL VUOTO”

L’argomento di oggi

IL VUOTO

Con l’argilla bagnata si formano i recipienti; ma è il vuoto che è in essi a consentire la pienezza dei vasi. Col legno si costruiscono case, porte e finestre; ma è il vuoto che è in esse a rendere abitabili le dimore. C’è la parte visibile dell’utilità; ma l’essenziale rimane invisibile.

Lao-Tzu

La riflessione di oggi

È forse una delle riflessioni più note del Tao-te Ching («Libro del Principio e della sua virtù»), opera affascinante e sfuggente di Lao-tzu, semileggendario maestro cinese del VI o V secolo a.C. Questa celebrazione del vuoto ha paradossalmente una sua pienezza, come suppongono appunto le immagini evocate: è, infatti, il vuoto dei recipienti a essere utile ed è lo spazio interno a una casa a costituire la realtà vivente delle presenze umane. Anche il vuoto della cassa armonica del violino è fondamentale per lo splendore del suono.

Ecco, allora, una conclusione che si può declinare in tante forme. Innanzitutto, ciò che è pieno non può accogliere altro: l’egoista o il superbo, colmi di sé, rimangono isolati da Dio e dagli altri. Ma c’è anche un’altra considerazione tipicamente cristiana: il Figlio di Dio – osserva san Paolo – si è «svuotato» (in greco ekénosen) della sua dignità non solo per essere vicino a noi, ma per diventare uno di noi, fragile e mortale come lo è l’uomo. Ecco, allora, la via dell’umiltà, del distacco, della lievità interiore che ci libera da ogni peso di potere e di cose. Infine c’è un’altra osservazione, ed è quella sottolineata da Lao-tzu: «L’essenziale rimane invisibile». Ad attirare è la bellezza delle forme di un’anfora o la nobiltà di un’architettura; ma la funzione che le rende preziose per la vita è celata al loro interno. È nel segreto della coscienza che si annida la grandezza dell’uomo.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori