Dieci minuti con se sessi – argomento: “OLTRE LA PORTA”
OLTRE LA PORTA
Non ho mai aperto una porta per errore, senza scoprire con sorpresa uno spettacolo che mi ha fatto provare per l’umanità pietà o disgusto oppure orrore.
Anatole France
La riflessione di oggi
S’intitola La vita in fiore ed è l’ultimo romanzo di quel prolifico e popolare scrittore che fu Anatole France (1844-1924) .. La scena di chi apre per sbaglio una porta e sorprende una persona in una situazione imbarazzante è quasi uno stereotipo cinematografico. Quella che propone il romanziere francese è, invece, una considerazione generale pessimistica: se alzi il velo sulle vicende umane, scopri tali miserie da rimanere abbacinato. Certo, c’è un eccesso in questa visione così amara. Ma la verità essenziale a essa sottesa è indiscutibile. Quante volte è accaduto di conoscere più a fondo una persona che si ammirava e, all’improvviso, veder crollare un mito.
Mi sembra significativa l’immagine della porta: L’uscio di casa, spesso blindato, cela infatti non di rado una sorta di termitaio di miserie, angosce, liti, frustrazioni e persino tragedie. Per questo è necessario essere cauti nell’invidiare certi apparati esteriori solenni. Sono celebri i versi del Metastasio nella sua opera Giuseppe riconosciuto: «Se a ciascun l’interno affanno si leggesse in fronte scritto, quanti mai, che invidia fanno, ci farebbero pietà!». Similmente ci sono persone a cui ci affidiamo come a guide sicure che si rivelano poi ingannevoli e false. La prudenza nel giudicare e, quindi, una virtù capitale perché spesso è solo la superficie che noi vediamo, l’apparenza, mentre è nel segreto dei cuori e della vita, a noi precluso, che si ha la verità, bella o brutta che sia.
Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori