V DOMENICA del Tempo Ordinario

09 Feb

V DOMENICA del Tempo Ordinario

«SULLA TUA PAROLA …!»    

 

V DOMENICA del Tempo Ordinario

Anno C

Colore liturgico VERDE

 

LITURGIA DELLA PAROLA

COLLETTA

Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, Signore,
e poiché unico fondamento della nostra speranza
è la grazia che viene da te,
aiutaci sempre con la tua protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo …

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PRIMA LETTURA (Is 6,1-2.3-8)
Eccomi, manda me!

Dal libro del profeta Isaìa

Nell’anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali. Proclamavano l’uno all’altro, dicendo:
«Santo, santo, santo il Signore degli eserciti!
Tutta la terra è piena della sua gloria».
Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi:
«Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti».
Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall’altare. Egli mi toccò la bocca e disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua colpa e il tuo peccato è espiato».
Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!».

Parola di Dio/Rendiamo grazie a Dio

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SALMO RESPONSORIALE (Sal 137)

R/ Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:

hai ascoltato le parole della mia bocca.

Non agli dèi, ma a te voglio cantare,

mi prostro verso il tuo tempio santo. R/
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Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:

hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.

Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,

hai accresciuto in me la forza. R/
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Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra,
quando ascolteranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore:
grande è la gloria del Signore! R/

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La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani. R/

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SECONDA LETTURA (1Cor 15,1-11)
Così predichiamo e così avete creduto.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.

Parola di Dio/Rendiamo grazie a Dio

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CANTO AL VANGELO (Mt 4,19)

Alleluia, alleluia.
Venite dietro a me, dice il Signore,

vi farò pescatori di uomini.

Alleluia.

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VANGELO (Lc 5,1-11)
Lasciarono tutto e lo seguirono.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Parola del Signore/Lode a te o Cristo

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COMMENTO al VANGELO di don Roberto Seregni

«SULLA TUA PAROLA …!»

Rileggo lentamente questo bellissimo brano di Luca e penso ai tanti amici che, come Pietro, hanno sperimentato la disarmante bellezza della potenza della Parola. Disarmante perché sfida la logica umana. C’è un momento in cui devi smettere di attorcigliarti sui tuoi ragionamenti e iniziare a fidarti, a prendere il largo e a gettare le reti. Al resto ci penserà Lui.
Luca, a differenza degli altri evangelisti, introduce la scena della vocazione di Simone e dei suoi compagni in un contesto di crisi. Gesù chiede in prestito la barca per parlare alle folle, i pescatori avevano altro per la testa: le reti erano rimaste vuote, avevano lavorato tutta la notte per nulla. Ma, al posto di lamentarsi, come sempre facciamo noi, accettano la proposta del maestro. La fama di Gesù si era diffusa velocemente, Simone stesso era stato testimone della guarigione di sua suocera (Lc 4,38-39).
Tutti lo ascoltano cullati dal lento rimestio delle onde del lago e, inaspettatamente, Gesù da un ordine a Simone: “Prendi il largo e calate le reti per la pesca”.
Ogni volta che leggo e medito questo brano, mi viene spontaneo pensare alla faccia di Simone davanti all’ordine di Gesù: “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla…”
Prima di tutto: prendi il largo.

Smetti di stare a sgambettare nell’acqua bassa, si coraggioso, cerca un cambio.

Allontanati dalla riva, dalle tue sicurezze, dalle tue manie, dai tuoi riti e dalle tue paure.
E poi: getta le reti.
Il comando di Gesù sembra assurdo, ma…
Simone sa bene che si pesca di notte e non di giorno, ma…
Pietro è stanco morto, ma…
“…ma sulla tua parola getterò le reti”.
Tutto sembrava indicare che il comando di Gesù fosse totalmente illogico, ma Pietro si fida. Pietro sa che la Parola di Gesù è potente ed efficace. Pietro sa che la Parola del maestro fa la differenza.
Pietro si fida e le reti si riempiono a dismisura! Addirittura devono chiamare in soccorso un’altra barca… Mai vista una cosa simile.
Pietro si sente indegno di stare alla presenza di Gesù, si riconosce peccatore, ma il Signore lo rassicura: “non temere”. Quella Parola che ha riempito le reti, ora lo invia ad essere pescatore di uomini, a salvare dagli abissi e dalle profondità della morte.
Pietro non sa né il come né il perché, ma si fida. Lo sguardo di Gesù ha aperto uno squarcio nella sua vita. Pietro è sicuro che quella Parola che ha riempito le reti vuote, riempirà anche la sua vita