Dieci minuti con noi stessi – argomento: “MEZZO FOGLIO”

21 Set

Dieci minuti con noi stessi – argomento: “MEZZO FOGLIO”

L’argomento di oggi

MEZZO FOGLIO

Tutto ciò che l’individuo pensa può essere scritto su un mezzo foglio di carta. Il resto non è nient’altro che applicazioni, divagazioni o girovagazioni all’intorno.

Thomas E. Hulme

La riflessione di oggi

È accaduto a tutti durante una conferenza o in una cerimonia ufficiale di fissare con intensità lo spessore dei fogli che l’oratore sta leggendo, al fine di indovinare quanto tempo ci verrà ancora sottratto. La noia da conferenza o da lezione è un classico, ripreso in una serie infinita di battute, aforismi, parabole e riflessioni. Lo scrittore americano Mark Twain, noto per il suo sarcasmo e per le sue battute taglienti, durante un intervento attaccò un ascoltatore: «Caro signore, che Lei ogni tre minuti guardi l’orologio è accettabile; ma che lo porti anche all’orecchio per sentire se funziona o è fermo, mi sembra francamente eccessivo!».

C’è, però, una verità che vale per tutti, anche nelle comunicazioni più semplici e quotidiane. Ce la ricorda nella citazione che sopra ho proposto Thomas E. Hulme (1883-1917), critico e poeta inglese. E non a torto. Il più delle volte basterebbe proprio mezzo foglio di carta per dire in modo chiaro ed essenziale un messaggio, un pensiero, un contenuto. Ecco i due aggettivi decisivi, spesso schiacciati dalla valanga delle parole e delle oscurità: «chiaro ed essenziale». Sfrondare i testi dalle divagazioni o dall’enfasi vuol dire andare al cuore dei problemi, al succo della notizia o della verità che si vuole comunicare. Questo vale anche per il parlato: la nebbia della chiacchiera è una sorta di mare in cui ci si bagna con piacere ma dal quale si esce più sporchi di prima. La sobrietà non è solo una virtù della gola nei confronti dei cibi, lo è anche delle labbra riguardo alle parole.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori