Dieci minuti con se stessi – argomento: “AMORE PER LA VERITA'”

27 Gen

Dieci minuti con se stessi – argomento: “AMORE PER LA VERITA'”

L’argomento di oggi

AMORE PER LA VERITA’

Cerca la verità, ascolta la verità, impara la verità, ama la verità, difendi la verità fino alla morte.

Jan Hus

La riflessione di oggi

Un secolo prima della Riforma luterana, il 6 luglio 1415 veniva condannato al rogo come eretico dal concilio di Costanza il sacerdote boemo Jan Hus, un teologo che però aveva più le caratteristiche di un predicatore e che, accanto a un’indubbia passione e buona fede, aveva sviluppato dottrine non sempre compatibili col messaggio ecclesiale. A lui, però, si riferì una comunità che continuò nei secoli a tener viva la memoria di questa figura che aveva, comunque, desiderato di vivere nella povertà e semplicità del Vangelo. Ogni anno, nei giorni che vanno dal 18 al 25 gennaio nelle chiese cattoliche, protestanti e ortodosse si celebra la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: ascoltiamo, dunque, in spirito ecumenico questa voce con la sua bella considerazione sull’amore per la verità.

Certo, la verità ha necessariamente due dimensioni. Essa ha una sua oggettività. Nel mondo greco era il nesso inscindibile con l’essere, con la realtà. Per il cristiano la verità ha il suo punto di riferimento in Cristo e nella sua parola: «lo sono la via, la verità, la vita», egli esclama l’ultima sera della sua vita terrena (Giovanni 14,6). È lui la stella polare dell’itinerario del credente in ricerca della verità. A questo punto entra in scena l’altro aspetto: l’uomo che scopre la verità. È la grande avventura dell’anima che dev’essere scandita proprio dai cinque verbi che propone Hus nel suo appello: cercare, ascoltare, imparare, amare, difendere la verità. Si tratta di un impegno severo, costante, coerente. La fragilità umana, lo stesso limite della nostra mente e del nostro cuore possono generare abbagli o parzialità. È qui che deve scattare, naturalmente fatta salva la buona fede, l’umiltà oppure la carità del dialogo fraterno; ma non si deve mai spegnere l’anelito verso la verità perché «nella luce di Dio abbiamo a vedere altra luce».

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori