Dieci minuti con se stessi – argomento: “ANGOSCIA”

06 Set

Dieci minuti con se stessi – argomento: “ANGOSCIA”

L’argomento di oggi

ANGOSCIA

Nell’intimo del cuore, nel segreto più segreto della felicità, abita l’angoscia … È questo il luogo più caro alla disperazione, quello che essa preferisce tra tutti: essere profondamente dentro alla felicità.

Søren Kierkegaard

La riflessione di oggi

Al concetto di angoscia aveva dedicato una delle sue opere: è il filosofo ottocentesco danese Søren Kierkegaard (1813-55) che ora rievochiamo attraverso questa riflessione desunta da un altro suo scritto, La malattia mortale. Se scaviamo in profondità nella felicità, troviamo un fondo di inquietudine e di amarezza, se non altro perché sentiamo che essa non è definitiva. Nella festa apparentemente spensierata di un giorno di riposo si cela il germe della fatica che la segue di poche ore. È questa la parabola dell’esistenza, del suo limite e della sua fragilità.

Ogni piacere reca in sé la stimmata dell’insoddisfazione e, appena svapora, ci lascia nella più comune situazione, quella in cui bisogna tirar avanti con stenti e travagli. C’è un distico nel poema Endimione del poeta inglese John Keats, morto a Roma nel 1821 a soli 26 anni, che meriterebbe di essere meditato: «Il piacere è spesso un visitatore; ma è la sofferenza ad attaccarsi a noi crudelmente e a lungo». È, quindi, necessario non aggrapparsi alle realtà piacevoli come se fossero l’approdo ultimo e sicuro. Esse inebriano, ma per un arco di tempo breve, perché al loro interno cova il germe della fine che può esplodere e rivelarsi ben più forte e decisivo. La ricerca della felicità è, certo, legittima, ma fin quando cammineremo per le strade della storia, dobbiamo ricordare che essa non è né eterna né assoluta. Il nostro itinerario nell’ esistenza è sempre sospeso su abissi di luce e di tenebra. Come scriveva Emilio Cecchi in Pesci rossi (1920), «la vita dell’uomo è un filo di seta sospeso in un gioco di rasoi».

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori