Dieci minuti con se stessi – argomento: “ANTIQUATI E INFANTILI”

14 Apr

Dieci minuti con se stessi – argomento: “ANTIQUATI E INFANTILI”

L’argomento di oggi

ANTIQUATI E INFANTILI

Nel succedersi delle generazioni… può avvenire che si abbia una generazione anziana dalle idee antiquate e una generazione giovane dalle idee infantili, che cioè manchi l’anello storico intermedio, la generazione che abbia potuto educare i giovani.

Antonio Gramsci

La riflessione di oggi

Non c’è bisogno di scomodare Ovidio, secondo il quale «è giusto essere ammaestrati anche da un avversario» (ab hoste doceri), per accogliere questa saggia riflessione di una figura lontana dalla fede cristiana, ma rigorosa e morale come Antonio Gramsci (1891-1937). La sua era una rilevazione nei confronti della società del suo tempo che gli sembrava priva di un anello generazionale, quello intermedio. È, però, qualcosa che riscontriamo anche ai nostri giorni. La generazione che precede il Sessantotto – se vogliamo adottare questo spartiacque simbolico – si è spesso rivelata antiquata, legata a modelli che ora non sono più incisivi o che comunque sono ritenuti sorpassati.

La fascia dei giovani rivela, invece, una superficialità, un’inconsistenza, un’immaturità sconcertanti. Ciò che è mancata è stata appunto la generazione intermedia dei padri, capace di trasmettere un messaggio nuovo ma ben radicato e motivato. Questo vuoto, che si sente a livello culturale, sociale, politico e anche religioso, ha prodotto una gioventù priva di ideali autentici e incapace di scoprire grandi orizzonti. È, quindi, necessario svegliare i giovani dall’infantilismo e dall’ottusità, non con prediche e ammonimenti enfatici che vengono subito disattesi o irrisi, ma con un ritorno all’educazione seria e fondata, a valori veri e netti, alla coscienza, alla riflessione e alla responsabilità.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori