Dieci minuti con se stessi – argomento: “I DUE TIPI DI DISGRAZIE”

18 Ott

Dieci minuti con se stessi – argomento: “I DUE TIPI DI DISGRAZIE”

L’argomento di oggi

I DUE TIPI DI DISGRAZIE

Le calamità sono di due specie: la disgrazia che capita a noi e la fortuna che capita agli altri.

Ambrose Bierce

La riflessione di oggi

È un diavolo bonario e non certo sulfureo quello che, con ironia, svela i suoi campi d’azione nell’omonimo Dizionario del diavolo, opera di un avventuroso e un po’ stravagante scrittore statunitense, Ambrose Bierce (1842-1914), scomparso in Messico durante la rivoluzione zapatista. Basta sfogliare le pagine di quell’opera per accorgerci che colpiscono vizi e peccati allegramente perpetrati anche da noi, sia pure senza l’ostentazione e la brutalità che il diavolo di Bierce ci dimostra. Infatti, come si fa a non riconoscere la verità della battuta sopra citata? Quante volte, di fronte al successo di una persona, abbiamo creato una cortina fumogena di sarcasmi, di recriminazioni e persino di sdegno.

Certo, alcuni esiti di carriera possono lasciare sconcertati e far appellare al caso o anche gridare allo scandalo. Ma dobbiamo riconoscere che il tarlo dell’invidia inesorabilmente attacca il nostro cuore davanti al trionfo di un amico, e tutta la retorica delle congratulazioni è striata dal segreto veleno dell’amarezza e della gelosia. Aveva proprio ragione Oscar Wilde quando diceva, come abbiamo già avuto occasione di ricordare, che è molto facile abbracciare e consolare un amico provato e umiliato, ma che è eroico e quasi impossibile stare in platea ad applaudirlo con sincero entusiasmo quando è nel giorno della gloria. Esercizio duro e ascetico è quello proposto da Paolo nella Lettera ai Romani (12,15): «Rallegratevi con quelli che sono nella gioia» (oltre «a piangere con quelli che sono nel pianto»).

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori