Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL FIORE E LA SERPE”

25 Gen

Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL FIORE E LA SERPE”

L’argomento di oggi

IL FIORE E LA SERPE

Assumi le sembianze di un casto fiore. Ma sii la serpe che si nasconde sotto.

William Shakespeare

La riflessione di oggi

Rileggendo un’indimenticabile tragedia di Shakespeare, Macbeth, nella scena III dell’atto I ci vengono incontro queste terribili e gelide parole di quella specie di Eva satanica che è Lady Macbeth, la «superstrega», come la chiamava Goethe. Essa non esita a dubitare persino del suo pur feroce marito: «Temo della tua natura perché è troppo imbevuta del latte della bontà umana». E la sua lezione è ben illustrata dai due versi citati, lezione spesso messa in pratica nella storia in mille forme: sembrare fiori candidi all’esterno, ma nell’intimo essere vipere pronte a colpire senza pietà.

Certo, è vero che nei Vangeli si legge che bisogna essere «semplici come colombe e prudenti come serpenti» (Matteo 10,16). È l’appello a superare l’ingenuità e la malizia, i due estremi negativi, per possedere invece la semplicità non calcolatrice e la saggezza vigile. Non per nulla la prudenza è una virtù, col suo corteo di scrupolosità, cautela, accortezza, avvedutezza. Detto questo, bisogna però riconoscere che in una società conflittuale come la nostra l’insegnamento di Lady Macbeth è ben più popolare e svela tutta la sua perfidia. Si è diventati sospettosi di ogni persona perché ciascuno di noi per primo è pronto ad attaccare, anche quando si ostenta una pacatezza e una ragionevolezza esteriori. L’eccesso della polemica in politica ne è un esempio, che dilaga nei comuni comportamenti spesso ipocriti e quindi falsi e cattivi. «Sia invece il vostro parlare: sì, sì; no, no. Il di più viene dal maligno» (Matteo 5,37).

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori