Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL NUOVO E IL VECCHIO”

14 Ott

Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL NUOVO E IL VECCHIO”

L’argomento di oggi

IL NUOVO E IL VECCHIO

Ciò che contraddistingue le menti veramente originali non è l’essere i primi a vedere qualcosa di nuovo, ma il vedere come nuovo ciò che è vecchio, conosciuto da sempre, visto e trascurato da tutti.

Friedrich W. Nietzsche

La riflessione di oggi

L’osservazione del filosofo tedesco Friedrich W. Nietzsche, che per altro non fu sempre coerente con la convinzione espressa in queste sue righe, merita attenzione soprattutto ai nostri giorni, spesso definiti come «smemorati». In tutti gli ambiti della vita civile, sociale, politica, culturale e persino religiosa si è inclini a rincorrere la novità. Certo, la vita stessa è un progredire, la ricerca è scoprire sempre nuovi orizzonti, l’esperienza è esplorazione di nuovi territori del conoscere e del fare. C’è, però, un rischio ed è quello di tagliare le radici o di staccarsi dal tronco secolare della storia.

Liberi da questi legami, a prima vista sembra più agile il nostro movimento, più vivace la crescita, più intensa la capacità di produrre. Ben presto, però, ci si accorge di essere diventati simili a un albero dal fogliame appariscente e abbondante ma dai frutti bacati e striminziti proprio perché manca l’alimento autentico. Ecco, allora, la necessità di rivolgere lo sguardo e di protenderei verso il passato con le sue straordinarie ricchezze di cultura, di esperienza, di spiritualità. Vecchio e nuovo sono, certo, in contrappunto, ma non necessariamente in contrasto. Anzi, debbono convivere ed essere in continuità, nella consapevolezza che nella scienza come nella stessa religione non si comincia mai da zero. Cicerone nel suo trattato Brutus, in cui delineava una storia dell’oratoria romana, ammoniva: «Nulla che sia del tutto nuovo è perfetto».

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori