Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL SUO BACIO”

Chiudersi nella prigione dell’egoismo o sigillarsi nella bara dell’avidità è come morire.

IL SUO BACIO

Ogni atto d’amore, di attenzione, di compassione è una risurrezione. Ogni atto di avidità ed egoismo è una morte.

Erich Fromm

La riflessione di oggi

«Il suo bacio è su di me. Non è, però, il bacio che si scambiano due amanti che in realtà simulano l’armonia dei loro sentimenti. Il suo bacio è gioia debordante, è rivelazione del suo mistero, è unione unica e indivisibile della luce divina e dell’anima umana illuminata». Sono solo alcune frasi del secondo sermone sul Cantico dei cantici, tenuto da san Bernardo di Chiaravalle che, proprio oggi (ed è per questo che la liturgia e il calendario lo commemorano) nel 1153, si spegneva a 63 anni. L’amore è stato uno dei suoi temi preferiti, a tal punto che descriverà l’Incarnazione come un bacio del Verbo divino offerto alla carne umana. Parleremo, allora, dell’amore nella sua forma più alta ed estesa, quella che abbraccia non solo la persona che è amata in modo particolare, ma anche il prossimo tutto. Ci aiuta la bella dichiarazione del filosofo e psicologo tedesco, Erich Fromm (1900-80), presente nel suo famoso saggio L’arte di amare del 1956. Chiudersi nella prigione dell’egoismo o sigillarsi nella bara dell’avidità è come morire. Purtroppo ci si convince che i sentimenti siano simili alle cose che, se date via, sono perdute per sempre. La logica del cuore è un’altra ed è, invece, quella dell’essere vivente che cresce: donando, non ci si priva, ma si fa aumentare in noi la forza di creare e di rigenerare. Per questo, ogni atto d’amore e di generosità non è una privazione che ti amputa e ti porta alla morte, ma una risurrezione, come l’albero potato che ricresce con maggior vigore. E da amore nasce amore perché esso è come l’eco, dà quanto riceve, in una sorta di circolo virtuoso che sempre più s’allarga.

(Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori)