Dieci minuti con se stessi – argomento: “LA CATARATTA”

26 Feb

Dieci minuti con se stessi – argomento: “LA CATARATTA”

L’argomento di oggi

LA CATARATTA

La filosofia può levare la cataratta alla nostra cecità. Ma a quel punto noi dobbiamo vedere coi nostri occhi.

Karl Jaspers

La riflessione di oggi

L’immagine, tratta dall’opera Sulla verità (1947) del filosofo tedesco, è suggestiva e di per sé varrebbe anche per altre discipline oltre alla filosofia: esse hanno il compito di purificare o raddrizzare la vista della mente. Non possono, però, sostituirsi all’occhio e al cervello umani che devono impegnarsi a funzionare in proprio. In un certo senso, filosofia e scienza e, più generalmente, la scuola dovrebbero rendere capaci di pensare e non confezionare ricette di soluzioni da far ingoiare come pastiglie. E qui entriamo nel campo delicato dell’esercizio del «pensare bene» che non è identico al «ben pensare» del «benpensante», spesso conformista, inerte ripetitore di luoghi comuni.

Noi, però, vorremmo un po’ liberamente fare due applicazioni modeste. La prima riguarda la necessità di togliere la cataratta dagli occhi dell’anima: intendiamo riferirci all’accumulo di immagini stupide, di figure volgari, di pensieri vani, di modelli banali. Purificare lo sguardo fisico e interiore con meno televisione e più letture autentiche, con meno chiacchiera e più riflessione. La seconda nota che vorremmo proporre punta, invece, alla capacità di giudizio, al saper criticare argomentando, al farsi un’opinione autonoma in modo ponderato e serio. Sospettare di tutto e bere tutto sono due estremi da evitare, entro i quali però si deve esercitare la propria valutazione con discernimento e pacatezza, ricordando sempre quello che diceva il poeta francese Alfred de Musset: «Ognuno ha i suoi occhiali, ma non sa mai troppo bene il colore delle lenti».

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori