Dieci minuti con se stessi – argomento: “LE BANCHE”
LE BANCHE
La banca è un ente che ti presterà del denaro, se tu puoi provare di non averne bisogno.
Bob Hope
La riflessione di oggi
Che le banche siano importanti e legittime appare dalle stesse parole di Cristo quando, nella parabola dei talenti, il padrone ammonisce così il suo dipendente neghittoso che aveva sotterrato il talento ricevuto in custodia: «Avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse» (Matteo 25,27). È, però, altrettanto vero che il mondo della finanza ospita al suo interno oscuri grovigli di interessi e persino di deviazioni e corruzioni, come siamo stati tutti testimoni in questi ultimi tempi. In particolare le perplessità emergono quando si è di fronte alla questione sollevata da Bob Hope, popolare attore americano morto centenario nel 2003, nella battuta, che abbiamo sopra citato, di un suo film.
A essa si può appaiare quella, ancor più sarcastica, del suo connazionale, lo scrittore Mark Twain: «Il banchiere è un individuo che ti presta il suo ombrello quando il sole risplende, ma lo rivuole indietro non appena comincia a piovere». E proprio per questa via che molti cadono nelle reti infami dell’usura, dopo aver trovato bloccate le porte degli istituti di credito. Questa critica ovviamente non vuole classificare le banche tra gli enti votati solo al saccheggio e alla rovina della società. Tuttavia, si deve ribadire con fermezza la necessità del connubio tra morale e affari. La vera economia – come dice il termine stesso di genesi greca – è la regolamentazione (nómos) equilibrata e saggia della casa (oikia) comune del mondo nella quale tutti viviamo. Ogni prevaricazione rompe l’armonia della convivenza, ogni scandalo ne inquina l’atmosfera, ogni evasione dai doveri civici e fiscali è un furto al bene comune. Potremmo dire che, per certi versi, la salute degli Stati si basa su quella delle loro economie, come la salute degli uomini si basa su quella delle loro arterie.
Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori