Dieci minuti con se stessi – argomento: “LE IDEE VECCHIE”

08 Gen

Dieci minuti con se stessi – argomento: “LE IDEE VECCHIE”

L’argomento di oggi

LE IDEE VECCHIE

La difficoltà non è tanto quella di sviluppare nuove idee, quanto quella di separarsi dalle vecchie.

John Maynard Keynes

La riflessione di oggi

Ricordate la donna Prassede dei Promessi Sposi? Di lei Manzoni notava che era dotata di poche idee alle quali era, però, molto affezionata, e continuava: «Tra le poche, ce n’era per disgrazia molte delle storte; e non erano quelle che le fossero meno care». Ahimè, questa è una caratteristica che in qualche misura tutti condividiamo con quel personaggio un po’ tronfio e un po’ ridicolo. Ci sono, infatti, idee che si sono attaccate al nostro cervello come zecche e ne succhiano l’energia creatrice impedendogli di mettersi alla ricerca di altri pensieri, di aprire nuove prospettive. È il famoso economista inglese John Maynard Keynes (1883-1946) a denunciare questo rischio con la frase che abbiamo qui proposto. A farci consumare più energie non è l’impegno nell’elaborare nuove idee ma quello necessario a staccarci dalle vecchie, cui siamo affezionati e che forse sono state anche smentite o per lo meno sono ormai improduttive.

In italiano c’è la locuzione «idea fissa» per designare una mania: l’espressione è di sua natura già un controsenso perché l’idea non può essere fissa come un bracciale che indossi; è una realtà vivente, dinamica, creativa. In realtà si tratta piuttosto di idee morte o erronee, disseccate, capaci solo di impedire il cammino della ragione. È questo a rendere indispensabile un esercizio costante di autocritica da una parte, e di ricerca e apertura dall’altra. Un filosofo dell’Ottocento, Søren Kierkegaard, ci offre al riguardo un bel consiglio che è da mettere in pratica con coraggio e determinazione, se ci si vuole allontanare da quelle idee: «Le idee fisse sono come i crampi ai piedi: il rimedio migliore è camminarci sopra».

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori