Dieci minuti con se stessi – argomento: “LE SCARPE DELLA VERITÀ”

È difficile credere che un uomo dica la verità quando sai bene che al suo posto tu mentiresti. / Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo, mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe.

Henry Louis Mencken / Mark Twain

La riflessione di oggi

Sono due frasi parallele di due scrittori americani brillanti e provocatori. La prima è tratta dai Pregiudizi di Henry Louis Mencken (1880-1956) e riflette una situazione che tutti abbiamo non di rado sperimentato: stai ascoltando uno il quale racconta un suo comportamento esemplare che – a suo dire -l’avrebbe fieramente penalizzato a causa della sua sincerità. In cuor tuo sai già che si sarebbero evitati tanti eventuali effetti negativi con una semplice bugia e, quindi, ti viene il sospetto che un simile «eroismo» sia falso e ipocrita. Dobbiamo, infatti, riconoscere che l’uso della menzogna da sempre inquina le relazioni umane e il male maggiore che la bugia fa è l’induzione al sospetto nei confronti dell’altro, nella convinzione che la normalità sia l’inganno, e non la verità.

L’altra frase è del più noto romanziere Mark Twain e punta l’attenzione sulla straordinaria forza diffusiva della menzogna. Essa veramente, come il celebre «venticello» della calunnia, cantato nel Barbiere di Siviglia di Rossini, supera frontiere e ostacoli e si effonde e diffonde, attecchendo in menti e cuori. La verità è, invece, ponderata, è pacata e motivata e ha bisogno di calzare le scarpe per incamminarsi seriamente per le strade del mondo. Certo, si è soliti dire, osservava un altro grande scrittore, il russo Cechov, «che la verità trionfa sempre, ma questa non è una verità», perché la bugia ha una sua forza espansiva inesorabile.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori