Dieci minuti con se stessi – argomento “LEGGERE, PARLARE, SCRIVERE”

02 Dic

Dieci minuti con se stessi – argomento “LEGGERE, PARLARE, SCRIVERE”

L’argomento di oggi

LEGGERE, PARLARE, SCRIVERE

Leggere rende un uomo completo. Parlare lo rende pronto. Scrivere lo rende preciso.

Francesco Bacone

La riflessione di oggi

Ecco una trilogia che in un certo senso specifica l’essere uomini. La evoca il filosofo umanistico inglese Francesco Bacone nei suoi celebri Saggi. È un trittico di verbi che ai nostri giorni vengono coniugati con diversa intensità. Se il parlare non manca e si inflaziona dilatandosi in chiacchiera, se lo scrivere si mantiene in forma ridotta e schematica attraverso la semplificazione delle tastiere dei computer e dei cellulari, il leggere si è di molto indebolito, soprattutto nel nostro paese. Ma ciò che a noi ora interessa è esaltare le tre virtù che si connettono a questa trilogia «intellettuale». Innanzitutto c’è la completezza umana che si ottiene mediante lo studio, cioè la lettura. Lo scrittore Giorgio Manganelli (1922-90) nel suo Lunario dell’orfano sannita faceva notare che: «Un lettore di professione è in primo luogo chi sa quali libri non leggere». È necessario, allora, scegliere bene che cosa leggere.

La seconda virtù è la prontezza, legata alla parola. È, questa, una virtù ambigua. Essere capaci di reagire con acutezza e pertinenza a ogni provocazione o suggestione è una grande dote. L’efficacia e l’incisività nel dialogo sono preziose. Ma, attenzione anche all’impulsività: «voce dal sen fuggita / poi richiamar non vale: / non si trattien lo strale, / quando dall’arco uscì» metteva in guardia il poeta Metastasio. E, infine, ecco la precisione, connessa da Bacone alla scrittura, quando però quest’ultima è un esercizio accurato. Mai si dirà abbastanza contro l’approssimazione che impera in molti testi, specialmente giornalistici. È necessario coltivare l’esattezza della notizia, la documentazione scrupolosa, la ricerca diligente, il rigore mentale, la verifica meticolosa.

(Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori)