Dieci minuti con se stessi – argomento: “LO SCIOCCO COLTO”

06 Mag

Dieci minuti con se stessi – argomento: “LO SCIOCCO COLTO”

L’argomento di oggi

LO SCIOCCO COLTO

Vi garantisco che uno sciocco colto è decisamente più sciocco di uno sciocco ignorante.

Molière

La riflessione di oggi

Mi è stata mostrata da un libraio antiquario una splendida edizione delle commedie di Molière: è una preziosa pubblicazione del 1682, la prima ad avere, oltre al testo delle varie opere, anche una serie di deliziose incisioni che ne raffigurano le scene principali. Sfoglio i vari volumi e mi cade sotto gli occhi, nella commedia Le donne saccenti (1672), la frase che ho conservato per la nostra riflessione (in francese: «… un sot savant est plus sot qu’un sot ignorant»). Sì, l’arroganza dello sciocco che s’imbelletta delle cose che ha imparato è terrificante. Non c’è rimedio per lui, perché non si riuscirà mai a seminare in lui il pudore o il dubbio di essere in realtà spiritualmente povero, nonostante il panneggio di un’erudizione appiccicaticcia.

Sta di fatto che la stoltezza è una qualità (si fa per dire) ben diffusa. Lo scrittore Riccardo Bacchelli (1891-1985) ironizzava: «Gli stupidi impressionano non foss’altro che per il numero». Il Petrarca già riconosceva che «infinita è la schiera degli sciocchi». Fatta questa indubitabile rilevazione, bisogna però essere sempre sul «chi va là», perché qualche stilla di stupidità inzacchera l’anima e la mente di tutti. Anzi, quando si comincia a essere troppo sicuri di essere sapienti, a coltivare le proprie idee come oracoli intangibili, a disprezzare il mondo che ci circonda, deve scattare un campanello d’allarme: forse stiamo iscrivendoci proprio a quel club molto diffuso di «ignoranti colti» che Molière sbeffeggiava, preferendo il più spontaneo sciocco normale.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori