Dieci minuti con se stessi – argomento: “PARLARE E PENSARE”

02 Mar

Dieci minuti con se stessi – argomento: “PARLARE E PENSARE”

L’argomento di oggi

PARLARE E PENSARE

Ci sono persone che parlano un momento prima di pensare.

Jean de La Bruyère

La riflessione di oggi

Quelli della mia età (o nati poco prima o poco dopo) ricordano a memoria alcuni versi un po’ da filastrocca: «Voce dal sen fuggita poi richiamar non vale: non si trattien lo strale, quando dall’arco uscì». Non tutti, però, sanno che essi appartengono a uno dei tanti melodrammi del poeta settecentesco romano Pietro Metastasio, la non memorabile lpermestra, che ha per protagonista una delle cinquanta figlie del mitico re Danao. Sta di fatto che meglio non si potrebbe rappresentare la iattura del parlare senza ponderare: una volta uscita dalle labbra, la parola cattiva o impudente si spegne foneticamente ma inizia allora a vivere creando danni talora irreparabili. Dobbiamo tuttavia riconoscere che ad affermare lo stesso concetto in modo ancor più icastico è stato un secolo prima Jean de La Bruyère nei suoi celebri Caratteri a cui abbiamo qui attinto.

Questo autore moralista francese segnala un vizio piuttosto diffuso, quello dell’invertire l’ordine tra il pensare e il parlare. Infatti dovrebbe essere tale la disposizione da seguire: prima riflettere ed elaborare un pensiero, un giudizio, una critica e poi formularli in parole. In realtà molto spesso avviene il contrario. Dal cervello scollegato non esce nessun comando o impulso, la bocca invece se ne va per suo conto, fluendo ora in una chiacchiera vacua, ora in un’ingiuria o in un’offesa generata solo dalla passione collerica o dalla pura e semplice stizza o irritazione. Ogni tanto ci si dovrebbe impegnare in un esercizio un po’ faticoso ma necessario, l’ascesi della parola, memori di una battuta del grande Leonardo: «Chi poco pensa, molto erra».

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori