Dieci minuti con se stessi – argomento: “SESSANTA MINUTI”

28 Dic

Dieci minuti con se stessi – argomento: “SESSANTA MINUTI”

L’argomento di oggi

SESSANTA MINUTI

Il futuro è qualcosa che ciascuno raggiunge alla velocità di sessanta minuti all’ora, qualunque cosa faccia, chiunque sia.

Giorgio Gaber

La riflessione di oggi

Un giorno sua moglie, Ombretta Colli, mi aveva invitato a incontrare Giorgio Gaber, ma il tempo passò e la morte, avvenuta nel 2003, mi impedì di parlare con questo cantautore milanese così originale. Ora mi imbatto in una frase che non so se faccia parte di un recital di Gaber o di un’intervista. Mi sembra, comunque, adatta a questi ultimi giorni dell’anno, mentre stiamo già tendendo verso il nuovo, verso il futuro. In quelle parole c’è una verità indiscussa ma anche un dato imperfetto. La verità è che il fluire del tempo, (fugit inreparabile tempus, «fugge il tempo irrecuperabile», diceva il poeta latino Virgilio), avanza inesorabile su tutto e su tutti. La sua scansione di secondi, minuti, ore, giorni, mesi, anni macina le realtà belle e quelle brutte, spande lacrime e le asciuga, ospita crimini e illumina gesti nobili e gloriosi.

C’è, però, una riserva da fare. Se è vero che il tempo oggettivo non guarda in faccia a nessuno e tutto consuma (tempus edax rerum, «il tempo divoratore delle cose», scriveva un altro poeta latino, Ovidio), è altrettanto vero che il tempo soggettivo è diverso per ciascuno di noi, anzi per ogni stato della nostra esistenza. Sessanta minuti di noia non sono uguali a un’ora trascorsa tra due innamorati. Il tempo può essere «ammazzato» perché non si ha voglia di fare nulla o perché si è disperati e in questi casi pare infinito; ma può essere anche colmato di opere, di creazioni, di pensieri, di ricerca. Il filosofo americano ottocentesco William James osservava giustamente che «l’uso migliore della vita è di spenderla per qualcosa di più duraturo della vita stessa». Solo così il tempo acquista una durata, un sapore e un colore diverso per ciascuno.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori