Dieci minuti con se stessi – argomento: “UN BATTELLO SCONQUASSATO”

23 Apr

Dieci minuti con se stessi – argomento: “UN BATTELLO SCONQUASSATO”

L’argomento di oggi

UN BATTELLO SCONQUASSATO

lo mi concepisco come un uomo che ha cozzato in molti scogli, ha evitato a malapena il naufragio passando in una secca, ma conserva ancora la temerarietà di mettersi in mare con lo stesso battello sconquassato, mantenendo l’intatta ambizione di tentare il giro del mondo nonostante queste disastrose circostanze.

David Hume

La riflessione di oggi

Un giorno un mio lettore mi inviò questa considerazione del filosofo. inglese del Settecento David Hume e mi propose già il titolo «Ottimismo sincero» e un commento essenziale: «E una frase semplice ma piena di ottimismo che incoraggia ad andare avanti nonostante tutte le difficoltà della vita». Riprendo quella citazione perché la tesi è nitida e diretta: un po’ più ardua è la pratica perché, dopo che uno si è scottato, si fa cauto anche con le fiammelle. Io, però, vorrei proporre un’altra riflessione, oltre all’osservazione pertinente suggerita da quella persona.

Lo spunto mi viene offerto da quel «battello sconquassato» col quale affrontare di nuovo il mare e i suoi flutti. Da un lato, c’è appunto tutta la grandezza e il fulgore del coraggio, una virtù necessaria per neutralizzare la tentazione dell’inerzia e della viltà. Spesso, infatti, bisogna avere la capacità di osare, sfidando quelle difficoltà che a prima vista sembrano insormontabili. D’altro lato, però, c’è anche l’incoscienza che viene scambiata per ardimento mentre è semplicemente temerarietà e può trascinarti in imprese assurde, scaraventando quel battello sugli scogli per un naufragio definitivo. E allora, prima di ogni decisione, la forza della ragione dev’essere sempre in esercizio, ricordando quel monito che ci ha lasciato nelle sue Note, massime e pensieri il filosofo illuminista francese del Settecento Claude-Adrien Helvétius: «Gli uomini sono sempre contro la ragione quando la ragione è contro di loro».

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori