DOMENICA DI PASQUA
Colore liturgico BIANCO (anno A)
“NON È QUI, È RISORTO!”
VANGELO (Gv 20,1-9)
Egli doveva risuscitare dai morti.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
Parola del Signore
Lode a te o Cristo
COMMENTO di don Roberto Seregni
Sabato mattina, Maria di Magdala e l’altra Maria con l’aiuto del buon Giuseppe d’Arimatea, avevano calato Gesù dalla Croce e in fretta l’avevano posto in un sepolcro nuovo. Il giorno successivo, all’alba, le donne ritornano per pulire, ungere e profumare il corpo del Signore. E invece si trovano davanti ciò che mai avrebbero immaginato: un angelo del cielo rotola via la pietra del sepolcro e poi si rivolge a loro: “Lui non c’è! Lui non è qui! Cercate il crocifisso? E’ risorto! Perché cercate tra i sepolcri uno che è vivo?”
Il nodo è ancora questo, cari amici! Sono passati duemila anni, ma pure noi (a volte) cerchiamo ancora Dio tra i sepolcri! Quante facce tristi alle nostre celebrazioni, quante preghiere e devozioni funeree che si consumano nelle nostre comunità. Coraggio fratelli: siamo discepoli di un Dio vivo! Siamo discepoli di un Dio che fa esplodere d’amore il suo sepolcro! Non siamo più schiavi della morte, non siamo più prigionieri senza scampo: Gesù è risorto! Gesù è vivo! Questa gioia tiriamola fuori e proviamo a far diventare le nostre comunità un incontro di uomini e donne che sanno che il loro Dio è e per la vita e palpitante d’amore!
Mi colpisce l’annuncio dell’angelo che al nome di Gesù non affianca altre parole se non “il crocifisso”. Avrebbe potuto dire “Gesù il messia”, “Gesù il Figlio di Dio”… e invece no: “Gesù il crocifisso”.
Così ci ricorda lo strettissimo legame tra croce e resurrezione. Teniamo presente che i Vangeli non sono stati scritti solo per ricordare che il Crocifisso è Risorto, come se ci fosse bisogno di salvarsi la faccia dopo la brutta figura del Calvario. I Vangeli sono stati scritti per ricordare a tutti che il Risorto è il Crocifisso! Cioè: la resurrezione non è un modo elegante per riprendere quota dopo una brutta distrazione celeste, ma è la conferma che la vita donata per amore è la vita del Figlio che ha vissuto nella piena obbedienza al Padre.
La croce non è stato un errore di procedura, ma una libera consegna del Figlio alla volontà d’amore del Padre. Proprio per questo del risorto non dobbiamo contemplare solo le vesti svolazzanti ma anche i buchi dei chiodi e lo squarcio nel costato! Che sono feritoie per sbirciare nel mistero infinito dell’amore di Dio.
Coraggio, amici, il Signore è risorto!
E’ Risorto per te che dopo tanti anni fai Pasqua senza tuo marito. E’ risorto per voi che dopo tanta attesa stringete fra le braccia il frutto del vostro amore. E’ risorto per te che ti consumi nella preghiera perché tuo figlio lotta ancora tra la morte e la vita. E’ risorto per te che stai su una carrozzella perché un ubriaco ti ha investita. E’ risorto per te che dopo anni di fatica regali alla tua famiglia e ai tuoi amici i tuoi sorrisi più belli. E’ risorto per te che fai Pasqua lontano dalla tua famiglia e anche per te che una famiglia non ce l’hai più. E’ risorto per te che non lo cerchi mai e oggi sei qui, davanti a Lui. Forse non lo sai, ma Gesù è vivo e se anche tu ti dimentichi di Lui, Lui di te non si scorda mai.
Buona settimana