I DOMENICA DI QUARESIMA

09 Mar

I DOMENICA DI QUARESIMA

«QUARANTA GIORNI …!»

 

I DOMENICA di QUARESIMA

Anno C

Colore liturgico VIOLA

 

LITURGIA DELLA PAROLA

COLLETTA

O Dio, nostro Padre,
con la celebrazione di questa Quaresima,
segno sacramentale della nostra conversione,
concedi a noi tuoi fedeli
di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo
e di testimoniarlo con una degna condotta di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo …

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PRIMA LETTURA (Dt 26,4-10)

Professione di fede del popolo eletto

Dal libro del Deuteronomio

Mosè parlò al popolo e disse:
«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”.

Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».

Parola di Dio/Rendiamo grazie a Dio

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SALMO RESPONSORIALE (Sal 90)

R/ Resta con noi Signore, nell’ora della prova.

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido». R/
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Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie. R/
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Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.  R/

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«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.

Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso». R/

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SECONDA LETTURA (Rm 10, 8-13)

Professione di fede di chi crede in Cristo

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».

Parola di Dio/Rendiamo grazie a Dio

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CANTO AL VANGELO (Mt 4,4)

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

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VANGELO (Lc 4,1-13)

Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Parola del Signore/Lode a te o Cristo

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COMMENTO al VANGELO di don Roberto Seregni

«QUARANTA GIORNI …!»

Lo sappiamo bene: è nel momento della prova che esce il nostro vero essere, è nel momento della difficoltà che emerge con forza la verità della nostra persona. Anche per Gesù è lo stesso. Forse, leggendo questo affascinante testo di Luca, dovremmo parlare della “prova di Gesù”, e non tanto delle “tentazioni di Gesù”. Lo Spirito Santo non conduce il maestro nel deserto per verificare se riesce a superare le tentazioni del nemico, ma per manifestare ciò che di profondo c’é in lui. Mediante questa prova, il lettore del Vangelo scopre cosa significa per Gesù essere figlio di Dio. Il maestro rivela la sua tranquilla superiorità, il divisore non scalfisce minimamente la sua serena e totale dedizione alla volontà del Padre. È come se Luca volesse dirci: tranquilli ragazzi, vi potete fidare di Gesù, nemmeno il diavolo in persona è riuscito a farlo traballare per un solo istante.
Leggendo il testo con attenzione, possiamo vedere che le prove che Gesù ha superato nei suoi quaranta giorni di deserto, sono le stesse che hanno accompagnato il popolo di Israele nel cammino dell’esodo, ma il maestro non cade, non vacilla, e dimostra di essere pronto a guidare il cammino del nuovo popolo di Dio: la Chiesa.
Mi sembra molto bello, in questa prima domenica di quaresima, iniziare da qui, dal deserto. Anche noi, in questi quaranta giorni, siamo invitati a camminare con Gesù per lasciarci mettere alla prova dalla vita, per prendere contatto con il nostro vero essere e per purificarci di tutta la spazzatura che ci abita. La quaresima è un tempo di rinnovamento, è la primavera dello Spirito: tutto quello che in noi è secco e morto, deve lasciare spazio alla novità di Gesù e fiorire al soffio del Suo Spirito.
La quaresima è un tempo di vivificazione e di rigenerazione. Prenditi sul serio, approfitta di questi giorni per metterti in cerca della tua vera felicità, per scovare dentro di te la presenza e la forza di Cristo che ti aiuta ad affrontare le prove della vita. E la notte di Pasqua, davanti alla luce calda del cero pasquale potrai ripetere le parole di Paolo: “Per me il vivere è Cristo” (Fil 1,21).