XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

03 Lug

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Colore liturgico VERDE (anno C)

 “DISCEPOLI NUDI …”

 CANTO DEL VANGELO  (Col 3,15.16)

Alleluia, alleluia.
La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.

Alleluia.

 VANGELO Forma breve (Lc 10,1-9)
La vostra pace scenderà su di lui.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi quelli che vi lavorano! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi chi lavori nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Parola del Signore
Lode a te o Cristo

COMMENTO di don Roberto Seregni

Gesù vuole discepoli nudi. Li invia senza nulla, spogli di ogni sicurezza materiale. La forza dei discepoli del Rabbì Nazareth non sta nell’organizzazione o nei mezzi impiegati, ma in quell’uragano di passione che riempie la loro vita. Questo basta.
Non hanno né borsa, né sandali, né pane, ma il cuore è incandescente di quella Parola che ha sovvertito tutti i criteri di misura e di ricchezza. Non conta la forza, il potere, le ricchezze; ma la semplicità, il servizio, la leggerezza.
Non hanno nulla, sono uomini nudi, spogliati, alleggeriti, semplificati, inviati come agnelli tra i lupi. La fiducia è tutta nel Padre. I settantadue lo sanno, non sarà una sorpresa. Si preparano a farsi sbranare. Non avranno consensi oceanici. Nessuno preparerà tappeti rossi e lanci di petali. Né per loro, né per Gesù.
Sono mandati a due a due. La missione parte dalla fraternità, dall’annuncio vitale ed epidermico che il Regno annunciato dal Figlio è quello del Padre. Non c’è un re, un faraone, un dittatore. Il Regno è quello del Padre. Una casa per i fratelli. Si parte a due a due.
Sono pronti al contagio. Sono pronti ad annunciare pace, a seminare speranza. Sono pronti a preparare la strada al Signore.
Hanno fretta i discepoli, nel cuore c’è l’urgenza dell’annuncio. Non c’è tempo da perdere. Non c’è nulla che possa slegare il cuore dalla priorità del Vangelo.

Questi settantadue sono i pionieri di un popolo immenso di appassionati del Regno. Ufficio, casa, università, palestra, treno, bar sono i luoghi della missione in cui prosegue l’invio del maestro. Non è roba solo da preti, suore o monaci. E’ la missione dei battezzati, del popolo di Dio chiamato a contagiare di passione, a far sorgere domande, a mettere in discussione logiche di potere, a ribaltare gerarchie sterili.
Ecco, cari amici, tra ombrelloni o rifugi alpini, tra ufficio o fabbrica, a questo siamo chiamati. Il Signore ci invia. Invochiamo lo Spirito e lasciamo che la Sua Parola renda incandescente la nostra vita!